Dal Canada al Messico: pedagogia e canto corale. Contrariamente a quanto alcuni potrebbero pensare, l’estate canadese a volte può essere calda. In questa parte del continente americano, ci sono delle giornate solitamente lunghe, segnate da alte temperature e umidità. Con l’arrivo dell’estate in Canada, l’attività corale diminuisce tra i mesi di giugno e agosto di ogni anno. Queste condizioni mi hanno permesso di accettare l’invito di VocalTerra, con sede a Tlaxcala (Messico), a dirigere una serie di laboratori corali in cinque scuole pubbliche messicane nell’estate scorsa: una delle esperienze professionali più arricchenti della mia carriera come direttore di coro.
Tlaxcala, lo stato più piccolo del Messico, ha un’accogliente capitale che porta lo stesso nome e ospita persone altrettanto accoglienti. I laboratori corali, organizzati attraverso il programma El Coro en tu Escuela (CE), si sono tenuti in diverse aree geografiche della regione. Attraverso questo programma, l’associazione VocalTerra diffonde l’arte del canto corale tra i giovani studenti dalle scuole elementari alle superiori. CE è diventato la punta di diamante dei programmi promossi da VocalTerra, sotto la tutela dell’educatore messicano Israel Netzahual, che mira a creare cori studenteschi nelle scuole dove l’accesso all’educazione musicale sta diventando sempre più complesso. La motivazione e l’impegno per questo programma nascono dal riconoscimento e dalla necessità di un’educazione integrale che includa il canto corale come veicolo di apprendimento e di espressione artistica.
La musica corale ha conseguenze positive sul benessere generale della popolazione studentesca. Studi condotti negli Stati Uniti e in Canada, infatti, hanno fornito dati interessanti riguardanti la popolazione generale e il riconoscimento dell’importanza dei programmi artistici nel sistema educativo. Le esperienze e gli studi empirici riconoscono quanto sia vitale l’accesso all’educazione artistica. Ad esempio, nel 1981, il Centro Nazionale di Ricerca per le Arti degli Stati Uniti d’America affermò che la popolazione adulta esprimeva un atteggiamento positivo nei confronti delle arti, i risultati confermarono che le attività artistiche contribuiscono alla qualità della vita e che l’educazione artistica è essenziale per la sviluppo della persona.
Inoltre, nell’ambito di uno studio condotto da Chelcy L. Bowles nel 1991, agli intervistati è stato chiesto di indicare la loro partecipazione ad organizzazioni di spettacoli musicali a vari livelli di età. Le organizzazioni corali hanno mostrato una percentuale di partecipazione maggiore rispetto alle orchestre o ai piccoli ensemble. La fascia demografica intervistata aveva tra i 25 ei 55 anni, abitava nei centri urbani e possedeva almeno una laurea. L’alto tasso di partecipazione ad attività artistiche (come la musica corale) e la correlazione con livelli di istruzione più elevati indicano la partecipazione ad attività artistiche come indicatore di successo accademico.
“El Coro en tu Escuela”
Avendo riconosciuto l’importanza del canto corale supportata da indicatori accademici internazionali, per VocalTerra è diventata evidente la necessità di un programma di iniziazione al canto corale per le popolazioni studentesche vulnerabili. Oltre alla componente pedagogica del programma, è stata di vitale importanza anche l’opportunità di performance artistica attraverso concerti e recital. Con questi due grandi obiettivi in mente, ho accettato la sfida di lavorare con dei cori scolastici che stavano iniziando il loro viaggio musicale, condividendo il compito con il team di VocalTerra e con Joanne Moorcroft come pianista accompagnatrice.
Tra il 3 e l’8 luglio 2023, l’équipe ha lavorato duramente per preparare i giovani cantori messicani per un concerto finale che ha riunito ca. 120 coristi. Durante la settimana di lavoro, abbiamo visitato le cinque scuole pubbliche di Tlaxcala, situate in diversi comuni della regione. Per motivi logistici, il gruppo di lavoro si è recato tra le prove presso le istituzioni partecipanti. I giorni delle prove diventarono assai lunghi, in alcuni casi ci furono anche dodici ore consecutive di lavoro tra prove e trasferimenti. Nonostante le difficoltà durante il soggiorno, l’impegno e la dedizione dei cantori sono diventati la forza trainante delle nostre attività.
L’obiettivo iniziale è stato quello di perfezionare il repertorio già conosciuto dai cori partecipanti. Utilizzando innovative metodologie didattiche, ci siamo occupati con particolare attenzione della tecnica di canto e dell’emissione vocale. L’introduzione di attività ludico-musicali durante le prove si è rivelata utile per l’apprendimento, il miglioramento e il consolidamento vocale e sociale dei coristi. La scelta dei brani ha consentito una certa flessibilità e malleabilità del suono corale, aiutando a concentrare il lavoro sulla ricerca di omogeneità tra i giovani coristi.
Una delle grandi sfide è stata l’introduzione del repertorio polifonico. I cori partecipanti, pur essendo molto preparati vocalmente, non avevano ancora sperimentato con questo repertorio, considerata la giovane età del programma CE. In questi casi, la selezione della letteratura corale in base al livello di conoscenza dei partecipanti è della massima importanza, così come lo sono gli strumenti pedagogici per l’insegnamento del repertorio. Tutto il processo è stato effettuato senza spartiti ma con l’ausilio di metodi mnemotecnici moderni, tra cui l’uso di canti appaiati (o partner songs, in inglese) rivelatosi efficace in sala prove come veicolo di introduzione alla polifonia. Questi canti appaiati permettono di presentare ogni linea vocale prima in modo indipendente, come parte del discorso musicale; poi nella sua forma polifonica, offrendo così a ciascuna sezione la possibilità di eseguire la propria parte vocale in modo indipendente prima di farlo insieme alle altri voci.
Il programma del concerto ha favorito un repertorio vario con dei brani in diverse lingue tra cui latino, spagnolo e inglese. Anche la varietà stilistica è stata un aspetto importante in questa esperienza. Si è privilegiato un repertorio in base alla fascia di età dei coristi e al loro livello di esperienza, considerando la dinamica vocale, aurale e collettiva, osservando un rapido progresso nel raggiungimento degli obiettivi musicali.
I risultati musicali
La settimana corale a Tlaxcala è culminata con il concerto dei cinque cori scolastici e una corale giovanile stabile di VocalTerra, presso il Teatro Xicoténcatl. Ciascun gruppo ha presentato il proprio repertorio davanti a un auditorium gremito di genitori e rappresentanti culturali della regione. Programmi come il CE offrono uno spazio per l’insegnamento del canto corale; in questo caso, a più di un centinaio di giovani studenti delle scuole pubbliche del Messico.
La meticolosa selezione della letteratura musicale accompagnata da principi pedagogici accordi alle esigenze dei gruppi partecipanti ha assicurato il buon esito della settimana corale. Qualitativamente, si è osservato un rapido miglioramento nell’emissione vocale dei coristi. La proiezione e la versatilità del suono sono aumentate in modo significativo, evidenziandosi in aspetti come il volume, la respirazione e il fraseggio. Similmente, si è percepita una positiva ricettività verso il repertorio polifonico fino ad allora sconosciuto.
Altre aree di potenziamento sono state riscontrate nelle dinamiche sociali e nello spirito collaborativo tra i partecipanti all’evento, dopo aver preso parte ad un’intensa settimana di prove, riscontrando anche un atteggiamento positivo nei confronti del lavoro di squadra e della musica corale in generale, così come dell’esplorazione delle lingue straniere e delle varie tecniche canore e possibilità espressive del canto di gruppo.
Il concerto finale ha offerto significative opportunità di accesso all’attività artistica e ad importanti spazi culturali della regione, come la sala da concerto del Teatro Xicoténcatl, agli studenti delle comunità vulnerabili che hanno offerto un concerto a sala piena e lunghi applausi. Questo tipo di esperienze si rivelano molto arricchenti per i giovani partecipanti, fornendo loro veicoli di empowerment e di crescita personale.
Seguendo questo modello, il CE ha continuato la sua crescita a Tlaxcala ed è riuscito a creare ponti e collaborazioni con altri ensemble regionali e internazionali. Senza dubbio, questo modello di programma pedagogico musicale è adatto per l’inserimento in popolazioni studentesche vulnerabili. Le osservazioni preliminari hanno già mostrato le possibilità e i vantaggi per i bambini e i giovani coinvolti. Tuttavia, sono necessarie successive ricerche, sia quantitative sia artistiche (e anche performative) nel contesto del canto corale in America Latina per misurare l’impatto sociale e la sostenibilità di questo tipo di iniziative. Dal Canada al Messico: pedagogia e canto corale. Dal Canada al Messico: pedagogia e canto corale
Bibliografia
Bowles, Chelcy L. “Self-Expressed Adult Music Education Interests and Music Experiences.” Journal of Research in Music Education 39, no. 3 (1991): 191–205.
Shields, Christina. “Music education and mentoring as intervention for at-risk urban adolescents: their self-perceptions, opinions, and attitudes.” Journal of Research in Music Education 49, no. 3 (2001): 273 e successive.
(Trad. Deivis Herrera)