La Settimana Nazionale della Musica a Scuola
Per mantenere alta la fiammella della musica a scuola
Focus sulla XXXV Rassegna nazionale musicale delle Istituzioni scolastiche del primo e del secondo ciclo
La musica come occasione di crescita, individuale e collettiva. Questo è stato il motore centrale del grande appuntamento ospitato dal Centro Servizi di BolognaFiere dal 6 all’11 maggio 2024.
Un unico evento, completamente gratuito, che ne ha accorpati ben tre: la Settimana Nazionale della Musica nelle Scuole, promossa dal Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti del Ministero dell’Istruzione e del merito; la presentazione, dal vivo, dei progetti di educazione musicale e coreutica finanziati dalla Regione Emilia-Romagna con il Fondo Regionale FSE + per contrastare la povertà educativa e la seconda edizione di Eufonica
Ma partiamo da Eufonica. Che cosa è’? Si tratta di una manifestazione, tutta italiana, dedicata alla didattica e alla formazione musicale organizzata da BolognaFiere. Si propone come un ampio spazio di aggiornamento per i docenti ed espositivo per i produttori e distributori di strumenti musicali, per l’editoria specializzata, i software e i sussidi innovativi per l’apprendimento musicale, per la costruzione delle abilità e conoscenze musicali e gli strumenti più avanzati per l’attività didattica e per la progettazione di arredi e spazi accoglienti. Uno spazio poliedrico in cui poter approfondire ed ampliare le proprie conoscenze e sul vasto territorio della musica.
E insieme a tutto ciò si è vissuta anche la XXXV edizione della Settimana Nazionale della Musica nelle Scuole. In questi sei giorni a Bologna è infatti stato possibile ascoltare ensemble orchestrali, cori, bande rock, jazz e pop, tutte nate nelle Istituzioni scolastiche statali e paritarie del 1° e 2° ciclo e provenienti da tutta Italia. Una lunga successione di concerti con tantissimi giovani che hanno iniziato il loro approccio alla musica nella dimensione della scuola pubblica. Si sono succeduti inoltre convegni, seminari, workshop e masterclass, concerti, per un totale di 2.200 tra musicisti e cantanti.
Si parla di 5.000 visitatori che hanno partecipato a:
- 16 Concerti di artisti, tra emergenti e professionisti;
- 52 Concerti delle scuole di musica;
- 24 Workshop;
- 5 Masterclass;
- 17 Convegni;
- 2 Seminari;
Il bilancio è senz’altro positivo anche se tutte le energie profuse e la qualità delle proposte avrebbero potuto far arrivare i numeri molto più in alto. La presenza più consistente, come prevedibile, è stata delle scuole provenienti dall’Emilia Romagna.
Ma cos’è la Settimana della Musica a Scuola? Lo chiediamo alla Dott.ssa Annalisa Spadolini, Presidente del Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della musica a scuola.
Si tratta – risponde – di una settimana di eventi che, prima del Covid, si svolgeva in una regione diversa ogni anno, con la partecipazione di gruppi orchestrali delle sole Scuole ad indirizzo musicale, inizialmente, e che nel corso del tempo ha poi accolto tutte le scuole di ogni ordine grado. Il Covid – continua Annalisa Spadolini – ci ha costretti a trasformare l’evento, per due edizioni, in modalità on-line. Nel 2020 abbiamo avuto una partecipazione strepitosa con l’invio di più di 5.000 video di esecuzioni di gruppi orchestrali e corali. Da due anni a questa parte si è tornati a vivere la bellezza dell’ evento in presenza arricchendo le proposte destinate alle scuole, e ai loro docenti, considerando le necessità formative che l’ ambiente scolastico richiede.
Cosa distingue l’edizione del 2024 dalle precedenti? Quali sono state le scelte e gli obiettivi?
L’idea di quest’anno è stata di affiancare alle esibizioni degli ensemble orchestrali e dei gruppi corali, attività formative per docenti come convegni e masterclass dedicate, il tutto con la collaborazione di INDIRE, dell’ Ente Fiera e di diversi Partner. Nei vari convegni sono state trattate tematiche trasversali, soprattutto sul grande lavoro che si sta svolgendo per musica in questi anni a livello normativo: dal Decreto Legislativo n. 60 del 2017 sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività, al Piano Triennale delle Arti, i decreti attuativi tra cui il Decreto Interministeriale n. 176 del 2022 di riorganizzazione delle scuole ad indirizzo musicale, il DM.16 dei Poli Artistici e Performativi, il DM 764 che tocca le modalità di accreditamento degli enti del Terzo Settore presso il MIM e gli Avvisi Pubblici di finanziamento del Piano delle Arti. Sono passi avanti che avranno, e hanno già avuto, conseguenze precise e dirette nella scuola ed è opportuno che questi traguardi vengano conosciuti. A questi convegni sono stati affiancati anche numerosi workshop formativi per i docenti, molti di loro presenti all’ evento in qualità di accompagnatori degli alunni esecutori.
Cosa si desidera mettere in luce con questo evento così preciso e deciso?
La prima cosa che si desidera mettere in luce è il grande lavoro svolto dai docenti e dagli alunni nelle scuole e il desiderio di creare occasioni di musica vissuta insieme, offrendo occasioni di partecipazione e di incontro. Il Ministero ha desiderato e desidera con forza promuovere e sollecitare momenti massivi di ascolto e conoscenza, scambi di esperienze diverse. Abbiamo scelto di proporre dei workshop formativi variegati, dalla musica di insieme alla Body Percussion, alla coralità, tutti proposti da docenti formatori di importanza nazionale e con grande e provata esperienza.
E, a proposito di coralità, ecco alcuni dei cori scolastici che si sono esibiti in questo contesto:
Il Coro dell’ IC12 di Bologna; il Coro giovanile Euridice; Orchestra e Coro Orsini senior IC 7 – Imola; Orchestra e coro Landino – IC 20 Bologna; Scuola Secondaria di primo grado Rolandino dè Passaggeri – Bologna; Coro GIOI (Gioventù Imolese); MUSICAPER – grande coro di bambini (un centinaio) provenienti dai laboratori Musicascuola presso diverse scuole statali della provincia di Bologna.
Per chi non fosse riuscito a partecipare in presenza, sono stati offerti anche una serie di preziosi e variegati webinar, ancora fruibili sul sito https://lamusicaunisce.indire.it/. Questi contributi toccano tematiche come il “Trasformare l’arte della polifonia in scienza del comportamento civile”, “Circle singing in classe – il canto che unisce”, “Crescere in orchestra – Dall’aula all’orchestra di quartiere”, “Musica in corsia: Lezioni/Concerto per le Scuole in Ospedale della Lombardia”, “Teatralità e musicalità: ipotesi di incontro”, “Un’esperienza di laboratorio rap al centro Fuori classe di Milano – Save the children”, “Sistri di Iside. Costruire uno strumento per viaggiare nella musica e nel tempo, Il giro del mondo in 80 Flauti – Mitologia, organologia e linguaggi dei flauti della storia”.
È stato un grande lavoro di squadra – sottolinea Annalisa Spadolini – con figure e collaborazioni molto importanti. Mirco Besutti, ad esempio, ha curato la parte dell’ accoglienza delle orchestre e Barbara Laurini ha collaborato all’ organizzazione da parte dell’Ente Fiera di Bologna e stiamo ora già iniziando a programmare la prossima edizione 2025.
Teniamoci pronti a cogliere questa occasione. Mantenere alta la fiammella della musica a scuola, ci renderà tutti più luminosi.
Per mantenere alta la fiammella della musica a scuola